Sano come un pesce in barile


Le porte dell\'inferno
Ci sono ancora nè, forse riesco pian pianino a tornare alla vita civile; il lavoro sembra calare un po’ anche se i danni a cose e persone ormai sono in alcuni casi irreparabili.

Venerdì la “serratura” del portone in magazzino ha dato forfait; definire serratura quell’ammasso di ferraglia è peggio che chiamare portone quei due lastroni di ghisa formato 3×3 metri ma qui tutto sembra perdere il significato originale. Mi chiama X, amata e adorata, per avere aiuto e, dopo un paio di accidenti pare evidente a entrambi la necessità di passare all’ingegnere (martello c.v.d.). Arriva Y che chiede che succede, le spieghiamo che la serratura non va. Ci guarda armeggiare con martelli, seghe e punteruoli. E’ atterrita, balbetta poi, con un filo di voce proferisce:

Magari non ha mai funzionato!

In lontananza si sente solo il suono pieno di un flessibile che parte…

In prima serata ho testato il nuovo gillette m3 power non un semplice rasoio, è un concentrato di tecnologia spaziale assolutamente fantastico, nella mia mente bacata lo pongo a pari merito con una serata in compagnia di Alessia Fabiani. Credo che in fondo questa perversione (“passarsi una lama vibrante sulla faccia” vs “serata con gran topona”) sia da ricollegare ad una chiaccherata avuta con una cara amica nel pomeriggio che mi ha ancor più destabilizzato.
Io sono un gretto e ho bisogno di figure semplici a cui ricondurre tutto per sentirmi tranquillo, social network o grafi che disegnano improbabili archi di conoscenza mi rendono nervoso. Dopo aver esplorato la blogsfera italiana per mesi, sono arrivato alla conclusione che è una cosa tipo la terapia di gruppo, tutti a raccontarsi i propri drammi personali e tu zitto, perché pensi di essere comunque uno troppo strano. Poi c’è una pausa, ti prendi un caffè con la tipa che avevi seduta vicino e con la quale hai scambiato due chiacchere, sembra sentirsi a suo agio e quindi attacca a raccontare, con gli occhioni da bimba, fantasie sessuali da far impallidire un marinaio.

Ho concluso la serata guardando le ultime 3 puntate di un noto telefilm ambientato su un’isola deserta (o quasi…) col risultato che a mezzanotte ho portato il cane in giardino guardandomi continuamente attorno per paura di essere travolto da un cinghiale o fatto a pezzi da un’ombra.

Direi che questo è il fondo del barile quindi adesso posso cominciare a risalire la china.
Credo.
Spero…


14 responses to “Sano come un pesce in barile”

  1. LOL! theo…. ed io che pensavo di avere dei problemi… :D
    Beh, se ti può “rassicurare”, anche io godo a farmi la barba con l’M3 Power, ma… preferirei comunque la serata con la topona, e chissenefrega se mi toccherebbe andarci con la barba lunga! :D
    Ah… se vuoi ti racconto qualche anteprima della prossima stagione del noto telefilm ambientato sull’isola…
    devi sapere che… :D

  2. Arrivi ad un certo punto della vita in cui ti chiedi chi te lo fa fare di farti la barba con un coltello e l’m3 power è la risposta.
    Almeno fino al prossimo modello :-D

  3. Sai quella benda intrisa di crema ad uso topico che Surreale ha accidetalmente strascicato sul pavimento?
    Qual è l’emoticon per “raccoglierlo e buttarlo”?

  4. Ricordo di una nostra recente conversazione:
    ti dissi che facevo periodicamente il refresh della tua pagina per vedere i commenti.
    Rispondesti che porca miseria ti impestavo le statistiche.
    Ti dissi: non puoi fare in modo che un certo computer non rientri nelle statistiche?

    Rispondesti: faccio prima a mandarti a cagare.

    Vabbè.

    Ora vedo sopra alla finestra dei commenti l’opzione “maialami quando c’è un nuovo commento”.

    Allora non “fai prima”, ti piace mandarmi a cagare.

    8)